Ve lo ricorderete senz’altro e chi ha poca memoria, certamente almeno una volta nella propria vita ha sentito parlare di Wikileaks, quell’enorme contenitore di documenti secretati alimentato da giornalisti, attivisti e scienziati di tutto il mondo i quali inviano, a loro rischio e pericolo, informazioni riservate, in nome della trasparenza dei governi quale garanzia di giustizia, di etica e di una più forte democrazia.

Il simbolo di questa lotta impari tra un gruppo anonimo di persone oneste e il governo degli Stati Uniti d’America è Julian Assange. Sotto la guida di Assange, Wikileaks ha svelato al mondo, grazie a centinaia di migliaia di documenti, il modo sistematico con il quale l’America spia tutti, dalla prestigiosa Organizzazione delle Nazioni Unite, fino ad arrivare all’ultimo consiglio tribale in una zona rurale spersa dell’Iran.

Assange che è cittadino Australiano, a seguito di una serie di accuse che non si reggono in piedi, per evitare l’arresto e la deportazione negli Stati Uniti, chiese ed ottenne asilo politico all’ambasciata dell’Ecuador a Londra nel 2012, dopo essersi consegnato spontaneamente a Scotland Yard una prima volta nel 2010.

Oggi, a distanza di sette anni da allora, l’Ecuador, con un clamoroso voltafaccia, revoca lo status di rifugiato politico ad Assange e lo dichiara in arresto.

Considerando il servizio che Julian Assange ha reso al mondo libero, unitamente alle parole di stima che più e più volte il MoVimento 5 Stelle ha espresso per questo novello Robin Hood dell’informazione, ritengo opportuno che proprio il MoVimento debba farsi promotore di un’iniziativa diplomatica tesa ad offrire asilo politico al fondatore di Wikileaks.

L’Italia non può consentire che Assange passi il resto della vita in un in una prigione statunitense o peggio, che venga condannato alla pena capitale per aver rivelato dei documenti che l’America volevano rimanessero segreti, pena questa contemplata in virtù di una vecchissima legge del 1917, usata negli USA per colpire i traditori che durante la Prima Guerra Mondiale passavano informazioni al nemico.