Non ho altre parole per descrivere il salvataggio di Radio Radicale che beneficerà di un contributo di ulteriori tre milioni di euro che gli serviranno per sopravvivere un altro po’.

Il contributo è stato deliberato all’unanimità da tutte le forze politiche fatta esclusione per i 5Stelle, i quali hanno votato contro.

Radio Radicale altro non è che uno degli organi di diffusione che il sistema dominante neoliberista utilizza per indottrinare la gente. La Bonino in primis che si ritiene neoliberista e che pertanto aborra l’intervento del pubblico nel libero mercato, non ha disdegnato di fare una campagna accusatoria e diffamatoria del provvedimento che doveva tagliare i fondi pubblici alla radio del suo partito. Come si suol dire, liberisti col culo degli altri.

Faccio presente che tra i soci di Radio Radicale c’è il Gruppo Lillo, una holding da 2,3 miliardi di euro all’anno.

I Leghisti che si sono uniti alla votazione hanno soltanto messo un’altra tacca sul calcio del fucile dei sospetti che porta molti, me in primis, a pensare che in realtà non sono dei veri sovranisti. Già le posizioni su Israele ed Hezbollah, il sostegno a Guaidò e le perplessità sulla Nuova Via della Seta anticiparono molti dubbi. Adesso, dopo tante prese di posizione in politica estera, anche all’interno dei nostri confini scopriamo una Lega su posizioni ordoliberiste.

Il riconoscimento tributando ai Leghisti da Laura Boldrini ne è testimone.

Che dire? Chi vivrà vedrà.