Ieri, mentre l’analisi costi/benefici voluta dal Ministero dei Trasporti sanciva l’insanabile differenza tra i costi dell’opera TAV ed i benefici potenziali, mentre Mattarella e Macron si stringevano la mano e nel frattempo il Capo dello Stato italiano tirava fuori il solito monito in difesa dell’autonomia della Banca d’Italia, un tizio dal nome impronunciabile (un attimo che faccio copia e incolla perché non lo riesco a memorizzare) tale Verhofstadt, offendeva il nostro Giuseppe Conte definendolo “marionetta” nelle mani di questo e quello. Ora non entro nel merito dell’insulto perché è incommentabile ma voglio soffermarmi su un miracolo: pare che Luigi Di Maio, insieme a tutto il Movimento abbiano trovato una soluzione che mette tutti d’accordo sul TAV.

Pare difatti che vi sia sufficiente spazio per farlo passare tra i denti di Verhofscomekazzosichiama….

Statemi bene e soprattutto ciao povery!!!